I trasporti del futuro

Come ci immaginiamo il futuro ora che siamo nel lontanissimo 2018? La fantascienza negli anni ‘60 e ‘70 ha fissato nella nostra mente dei canoni ben precisi. È stato un genere letterario e cinematografico talmente popolare e impregnante che è difficile non immaginarsi un’era futura dominata dalla tecnologia, da macchine volanti e viaggi interstellari.

La realtà è che nulla di tutto ciò sta per verificarsi, in compenso però il nostro vero futuro è dominato da una cosa che neanche il più fantasioso degli scrittori di sci-fi poteva immaginarsi: i big data, cioè i dati.

I dati sono il vero motore della macchina tecnologica che ci guiderà verso il progresso per i prossimi cento anni. I dati sono la realtà che renderà possibile un sogno che ha già un nome, un sogno che si chiama Smart City. Con le Smart City (città intelligenti) il focus non è più il cosa, ma il come. Prendiamo ad esempio i mezzi di trasporto; una città che può definirsi davvero avanzata non è quella in cui ogni cittadino ha una macchina, ma quella in cui a ogni cittadino conviene prendere il trasporto pubblico piuttosto che la macchina. Grazie a città interattive che raccolgono dati in continuazione, i mezzi pubblici potranno diventare così efficienti da rendere i mezzi privati obsoleti. Ecco il futuro che si realizza.

Ma quali saranno le tecnologie che avremo a disposizione per spostarci all’interno di queste città super efficienti, verdi e senza smog? Tanto per cominciare, va ricordato che in America stanno già da tempo sperimentando e mettendo su strada taxi elettrici senza conducente. Questa sì che è una cosa che ci fa sembrare che il futuro sia già arrivato. La verità è che ci sono stati degli incidenti, alcuni dei quali mortali, e i test pratici sono ben lontani dall’essere superati.

Poi c’è l’Hyperloop, una specie di treno che viaggia all’interno di un tubo da cui è stata eliminata l’aria, per un minore attrito, e che viaggia su binari a levitazione magnetica, il tutto sfruttando solo l’energia incamerata dai pannelli solari. Il progetto, nato in california, è del nostro affezionato Elon Musk, quindi c’è da pensare che possa diventare realtà. Il primo percorso dovrebbe collegare Los Angeles a San Francisco raggiungendo una velocità di 1.200 chilometri orari.

Una cosa simile per certi versi è lo SkyTran, ideato sempre in California da una società privata in collaborazione con la Nasa. Un sistema di trasporto concepito per la città, al contrario dell’Hyperloop che è un intercity, basato sempre sulla levitazione magnetica e sempre alimentato dall’energia solare. Dei vagoni a capsule viaggiano sospesi a svariati metri d’altezza penzolando da dei binari, e quando raggiungono una fermata il loro tragitto è deviato come se andassero ai box, in modo che gli altri pod possano continuare tranquillamente il loro percorso.

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